Casi Clinici Malattie Autoimmuni

MALATTIE AUTOIMMUNI (clicca)

 

 

In questo documento descriviamo alcuni casi di malattie autoimmuni curati con la Medicina Integrata.
Per motivi di spazio descriviamo a parte la tiroidite (clicca), la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn (clicca).
Per l'importanza e il continuo aumento statistico di questo tipo di malattie consigliamo di leggere con attenzione il documento specifico, non solo per conoscerne la vera natura, ma anche per capire come possano essere curate...

  

caso a

- Ragazza di 30 anni appena compiuti, viene in prima visita il 10 gennaio 2007.
Di suo pugno, sulla nostra scheda clinica, scrive che i motivi principali della visita erano "ricercare le cause della malattia autoimmune" e "guarire".
Un anno estto prima, nel gennaio 2006 le era stata diagnosticata una "artrite reumatoide reattiva da virus"; tale diagnosi si era poi trasformata in "morbo di Still".
Il problema è che spesso, in questo campo, il nome dato ai sintomi del paziente non ha un grande significato: ricordiamo, infatti, che la malattia autoimmune è solo una, e cioè corrisponde all'infiammazione del tessuto connettivo, chiamato anche "Mesenchima" o "Matrice", come è ben spiegato nel documento sulle malattie autoimmuni (clicca).
Fatto sta che i sintomi della ragazza, al di là dell'etichetta diagnostica, erano i seguenti: febbre alta, poliartrite, tumefazioni e dolore a tutte le articolazioni, deformazioni alle dita delle mani, nonchè tumefazioni ai lindonodi; inoltre rash cutaneo pruriginoso con punti rossi su tutto il corpo che si gonfiavano moltissimo, specie di sera.
Era stata trattata immediatamente con cortisone e ciclosporina, e successivamente le erano stati prescritti 15 mg di Metotrexato, che assumeva da un anno.
Da notare che, come spessissimo avviene nelle malattie autoimmuni, da bambina le erano state somministrate grandissime quantità di penicillina, ogni 14 giorni (anche questo concetto è spiegato nel documento "malattie autoimmuni").
A livello sierologico, la PCR (proteina C reattiva) era arrivata a valori superiori a 1000.
Messa subito in cura, riusciamo ad eliminare il Metotrexato nel mese di marzo 2007, dopo appena 2 mesi; aveva eliminato anche la pillola anticoncezionale, che, con gli altri farmaci, le aveva causato uno stress ossidativo elevatissimo: infatti i Radicali liberi erano arrivati a 684 unita Caratelli, per valori normali fino a 300.
Al controllo di aprile il valore si era già normalizzato a 277.
Dopo la sospensione del Metotrexato ha continuato a stare bene, senza dolori di alcun genere, e senza tutti gli altri sintomi.
Anche le analisi, il 16 aprile 2007, mostravano una PCR scesa da oltre 1000 a 0.36.
L'ultima visita di controllo, prima della pubblicazione del caso clinico, è stata effettuata il 3 dicembre 2007, con la paziente in ottimo stato di salute.
Facciamo un aggiornamento il giorno 14 febbraio 2013: da allora la ragazza ha continuato a stare benissimo, anzi nel 2011 ha messo al mondo una bellissima bimba. Dal 6 al 10 febbraio 2013 ha partecipato anche al digiuno di gruppo di Assisi: motivazione principale il voler perdere in salute i 5-6 chiletti di troppo. L'artrite reumatoide e il morbo di Still sono davvero solo un brutto ricordo.

caso b

- ragazzo del 1990, viene a studio medico con entrambi i genitori il 22 settembre 2010 con una diagnosi di"connettivite autoimmune".
Aveva avuto i primi sintomi nel 2006, con liquido sinoviale alle ginocchia, per il quale fu trattato con anti-infiammatori e cortisone.
Il problema, più grave, si ripresenta nell'estate 2010, con ginocchia di nuovo gonfie e forti dolori reumatici alle mani.
Inoltre, soffriva di fortissima stanchezza e vertigini.
La cura, ovviamente era stata con cortisone, anti-infiammatorio e aspirazione del liquido per ben 4 volte, ma senza esiti positivi.
Nel corso della visita medica emerge uno squilibrio energetico a carico del fegato e soprattutto una forte impregnazione di umidità.
Ovviamente, come capita in questi casi, dobbiamo anche spiegare cosa significa "essere umidi", in quanto questi concetti esulano dal paradigma della medicina convenzionale.
Una volta spiegato il concetto, chiediamo se viveva in una casa umida o se aveva fatto abuso di cibi particolarmente umidi, elencandoglieli.
Ci rispondono di no, ma che però il ragazzo passava molte ore del giorno in uno scantinato molto umido, per suonare con il suo complesso musicale.
Come al solito, abbiamo un pò faticato a far capire questi concetti.
Immaginate cosa era stato detto ai genitori del ragazzo, parlando di malattia autoimmune inguaribile, con la prospettiva di prendere per tutta la vita potentissimi farmaci, compresi gli immunosoppressori.
Immaginate con che ansia e preoccupazione queste persone erano venute a studio medico...
Abbiamo però avuto la fortuna di incontrare 3 persone intelligenti e intuitive, che non solo hanno capito i motivi della malattia, ma che hanno seguito per bene le cure prescritte, a cominciare dalla dieta anti-umido e dal comprare potenti deumidificatori da piazzare nello scantinato.
Così, dopo una visita interlocutoria ad ottobre con entrambi i genitori, nella visita del dicembre 2010 vediamo una persona completamente diversa, che aveva ormai risolto il suo problema; stavolta era accompagnato solo dalla mamma, anche finalmente rasserenata.

caso c

Donna di 44 anni, viene in visita il 2 agosto 2006 con una diagnosi di "connettivite mista" effettuata nel 2004, dopo che già da 6 anni soffriva di una serie di sintomi, quali stanchezza estrema, gonfiore, secchezza alla bocca e alla gola, dolori vari.
Le analisi non lasciavano dubbi sulla genesi autoimmune della patologia, essendo positivi gli anticorpi antinucleo (ANA a 1:320 per valori normali fino a 1:40).
Le avevano precedentemente diagnosticato sia il morbo di Raynaud, sia la sindrome di Sjogreen.
Quando la paziente è venuta in prima visita assumeva da tempo molti farmaci: un immunosoppressore, un anti-colesterolo, la cardioaspirina, un anti-ipertensivo, 175 mcg di ormone tiroideo e, per finire, spesso ricorreva al cortisone.
In prima visita  le nostre apparecchiature hanno riscontrato una forte carenza di energia, al punto che è stato necessario sottoporla ad un ciclo di "seqex", che la paziente ha fatto tranquillamente a casa. 
Inoltre fu scalato l'ormone tiroideo a 125 ed eliminati tutti i farmaci, eccetto l'immunosoppressore, che però fu dimezzato.
Nella visita di controllo del 3 novembre 2006, la paziente riferiva testuamente di "non aver più avuto dolori reumatici, nè stanchezza e, in più, di aver notato un miglioramento anche nella salivazione",  quest'ultima  cosa fondamentale,    considerando la sua professione di docente.
Nel contempo è stato completamente sospeso l'immunosoppressore e portato a 100 mcg l'ormone tiroideo.
Nell'ultima visita del gennaio 2007, la paziente confermava di stare bene e senza dolori, precisando anche di aver notato un netto miglioramento della circolazione della mani.
L'ormone tiroideo è stato scalato a 75 mcg, in attesa di essere completamente eliminato nei prossimi mesi. 

caso d

Donna di 45 anni, viene in prima visita il 9 marzo 2004 con diagnosi di"connettivite differenziata, morbo di Raynaud e noduli tiroidei". 

Per queste patologie, da tempo, la paziente assumeva ogni giorno molti farmaci, tra cui un potente immunosoppressore (plaquenil), un forte anti-infiammatorio (celebrex), e altri svariati farmaci tra cui eutirox da 100, aspirinetta, zoton, ultralan. 
Per tutti i vari sintomi, da quelli artrosici a quelli circolatori a quelli ormonali, la signora aveva peregrinato da uno specialista all'altro senza alcun beneficio, poichè i vari medici avevano solo cercato di "bloccare" i sintomi relativi alla loro specializzazione. 
Dopo il check-up fu spiegato alla paziente che tutti i suoi sintomi erano stati etichettati con nomi strani come "connettivite differenziata", "morbo di Raynaud" ed altri ancora, ma nessuna di quelle diagnosi era realmente una "diagnosi causale". 
In altri termini le diagnosi fatte erano limitate alla descrizione dei sintomi, ma nessuna aveva chiarito la vera origine dei sintomi stessi.
Con il check up funzionale furono individuati gli squilibri energetici e metabolici che stavano alla base della sua malattia. 
Già in prima visita le furono sospesi celebrex e aspirinetta e dimezzati ultralan e plaquenil che, a loro volta, furono sospesi 20 giorni dopo. 
Nei mesi successivi le fu scalato anche eutirox, sospeso definitivamente il 6 ottobre 2004, ovviamente con le analisi della tiroide perfette, e che tuttora, ottobre 2005, continuano ad esserlo. 
La signora da oltre un anno ha sospeso ogni farmaco e non presenta più alcun sintomo; per ottenere in breve tempo questi risultati sono state attuate, in sinergia, alcune delle terapie biologiche più efficaci, a cominciare dai 20 giorni iniziali detossicanti con la "dieta vegetale", per passare poi al "protocollo per tipologia metabolica" specifico per gli ipo-ossidatori, e in più "omotossicologia", "terapia frequenziale", "moraterapia". 
Abbiamo potuto anche contare molto sulla affidabilità della paziente nel fare tutto ciò che le si richiedeva, ma è stata ampiamente ripagata dal benessere ritrovato. 
La paziente continua a venire in visita di controllo ogni 6 mesi circa e continua a stare bene: l'ultima visita prima di questo aggiornamento c'è stata il 27 novembre 2007.  

caso e

signora nata nel 1954, viene in prima visita il 14 dicembre 2007, con una diagnosi di artrite reumatoide,effettuata nel settembre 2002.
Da allora era stata sempre curata con i classici farmaci utilizzati in questo tipo di malattia, e cioè cortisone, anti-infiammatori e immunosoppressori.
Al momento della prima visita assumeva Methotrexate, ma senza trarre benefici.
Messa in cura con la medicina biologica, abbiamo subito eliminato il Methotrexate.
L'abbiamo rivista nel mese di marzo 2008 e stava già bene, al punto sono state eliminate anche le medicine naturali.
L'abbiamo, poi, rivista anche nel mese di luglio 2008 e la guarigione era ormai consolidata.

caso f

signora di 37 anni, viene in prima visita il 20 settembre 2006, con una diagnosi di morbo di Raynaud e tiroidite di Hashimoto.
Nel 2004 era stata ricoverata per forte malessere e palpitazioni.
Le analisi avevano evidenziato un TSH a oltre 11.
Quanto al morbo di Raynaud, ne sopportava i sintomi durante tutto l'anno.
Nel 2005 Le erano stati dati 100 mcg di ormone tiroideo.
Nonostante ciò, al tempo della  prima visita accusava soprattutto stanchezza, giramenti di testa, forte irregolarità mestruale, disturbi digestivi, colite, oltre ovviamente ai sintomi del morbo di Raynaud.
Già in prima visita l'ormone tiroideo fu abbassato a 75 mcg, e poi ulteriormente diminuito, fino ad essere eliminato nel mese di agosto del 2007.
Le analisi sono sempre state perfette
 in questi anni, con la tiroide completamente "riabilitata" (l'ultima visita, prima della pubblicazione di questo caso clinico, è stata effettuata nel mese di marzo 2009).
Segni tangibili di una "guarigione globale" è stata la scomparsa di tutti i sintomi descritti in precedenza, in particolare dello squilibrio mestruale e del morbo di Raynaud.

caso g

- signora del 1939, viene a studio il 17 luglio 2003, con diagnosi di Sclerodermia.
I sintomi erano ovviamente a carico della pelle, in varie parti del corpo, con secchezza, rossore ed infiammazione generale, e piaghe in alcuni punti.
La paziente era spaventata perchè sapeva quanto fosse pericolosa la sclerodermia.
Noi, ovviamente, non glielo abbiamo nascosto, ma l'abbiamo incitata a seguire per bene le cure a casa, in particolare il nostro "Metodo Kousmine Integrato", una evoluzione del metodo kousmine classico, esclusivo del Metodo Broussais.
In tutti questi anni, la paziente è stata attentissima a seguire i consigli terapeutici, prima guarendo, e poi continuando a stare bene, come nell'ultima visita prima della pubblicazione del caso clinico, avvenuta alla fine di dicembre 2010.

APPROFONDISCI ALTRI ARGOMENTI

ARTICOLI CORRELATI