I casi clinici che avremmo potuto pubblicare potevano riguardare tante malattie, ad esempio gastrite, ulcera, esofagite, coliti, ecc.
Abbiamo però deciso di documentare solo un caso di colite grave (il primo citato), soffermandoci poi in modo specifico sulle malattie più gravi dell'intestino, e precisamente su casi di guarigioni da rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn...
COLITE E COLON IRRITABILE
signore nato nel 1934, viene in prima visita il 4 maggio 2007.
Nel 2000 era stato operato di colecistectomia per calcolosi.
Dal 2000 al 2007 aveva sempre sofferto di alternanza tra stitichezza e diarrea, con stabile gonfiore.
Quasi sempre, però, soffriva di feci mucose, con varie evacuazioni al giorno, fino a perdersi anche le feci.
Nessun farmaco gli aveva mai giovato.
Colonscopia e clisma opaco erano risultati negativi.
Fin dal giorno della prima visita, seguendo le cure prescritte, è sempre stato bene, sotto tutti i punti di vista.
Pubblichiamo questo caso dopo l'ultimo controllo del mese di maggio 2009.
MORBO DI CROHN - RETTOCOLITE (clicca)
Vedi anche alcune testimonianze nell'apposita sezione (clicca)
caso a
Ragazzo di 18 anni, all'epoca della prima visita, avvenuta nel mese di marzo 2004, con diagnosi di "morbo di Crohn".
L'anamnesi patologica remota comprendeva, già all'età di 13 anni, un ascesso anale e la comparsa dei primi sintomi del "morbo di crohn" (mal di pancia, crescita rallentata, scariche diarroiche, astenia, ecc.).
Successivamente i sintomi erano andati sempre peggiorando, nonostante l'uso dei vari farmaci (asacol, aziatoprina, cortisone), al punto da dover ricorrere alla "nutrizione enterale", per 3 mesi di seguito.
Si possono immaginare le condizioni del ragazzo all'epoca della prima visita, sia dal punto di vista fisiologico che psicologico, per non parlare dello stato di apprensione e di preoccupazione dei genitori.
Messo subito in cura con la Medicina Biologica, già in prima visita vennero dimezzati sia l'asacol (da 2 a 1) che l'aziatoprina (da 50 mg a 25 mg). Alla visita successiva del mese di maggio 2004 il ragazzo già stava bene, al punto che l'aziatoprina venne definitivamente eliminata.
L'asacol venne sospeso nel mese di luglio 2004, permanendo ottimali le condizioni di salute del ragazzo.
Da quel momento in poi, ogni 3-4 mesi viene effettuata una visita di controllo presso il nostro Centro Medico, ma solo in fase preventiva, visto che ormai il "morbo di crohn" è solo un lontano ricordo.
Da notare che nel mese di luglio 2005 è stato sospeso anche l'ultimo rimedio bioterapico.
L'ultima visita di controllo, prima della pubblicazione del caso clinico su internet (9 dicembre 2005), è avvenuta nel mese di novembre 2005 e, senza neanche l'ausilio di terapie naturali, il ragazzo, ormai prossimo ai 20 anni, continua a stare benissimo.
La parte più pittoresca di questo caso riguarda il fatto che il ragazzo continua a fare anche tutti i controlli nell'ospedale di riferimento, ma senza rivelare di aver cambiato strada (ciò è comprensibile per vari motivi, soprattutto pratici).
La cosa buffa, però, è che in quell'ospedale pensano che il ragazzo sia guarito grazie alle cure del protocollo classico...
caso b
Signore di 42 anni, viene in prima visita il 7 luglio 2006, con diagnosi di Morbo di Crohn.
In precedenza aveva avuto 3 resezioni del colon, la prima a 19 anni, la seconda a 26 anni, la terza a 39 anni.
In tutto, era stato tolto un bel tratto di intestino e il paziente era terrorizzato dall'eventualità di un'altra operazione.
All'epoca della prima visita assumeva un immunosoppressore (azatioprina) e 5 pasticche di un farmaco anti-infiammatorio (Enterasin da 800).
Nonostante ciò, i sintomi persistevano e si temeva la quarta operazione.
Messo in cura con il nostro metodo, inizia ad eliminare gradualmente i farmaci, torna in visita di controllo nel mese di ottobre 2006, dicendoci testualmente che la situazione era "sensibilmente migliorata" e che, anzi, aveva anche reinserito il glutine e l'intestino stava bene.
In realtà, il paziente stava bene al punto che non aveva più bisogno di assumere neanche prodotti naturali, e decidemmo anche di eliminare completamente l'azatioprina, cioè l'immunosoppressore.
In realtà, avremmo potuto farlo molto prima, ma abbiamo dovuto tener conto della resistenza psicologicadel paziente, viste le 3 operazioni subite.
Nell'ultima visita prima della pubblicazione del caso, avvenuta nel mese di luglio 2007, il paziente ci conferma di aver eliminato completamente il farmaco nel gennaio 2007, di continuare a stare benissimo,anzi di aver anche ripreso quei 6-7 chili che aveva perduto in seguito alla malattia.
caso c
ragazzo di quasi 14 anni, viene in prima visita il 17 febbraio 2007 con diagnosi di colite ulcerosa, effettuata nel mese di dicenbre 2006, quando il ragazzo aveva visto per la prima volta il sangue nelle feci.
La colonscopia del 12 dicembre 2006 parlava di "a livello del colon discendente aspetto iperemico della mucosa con soffusioni petecchiali diffuse e depositi di fibrina; conclusioni: rettocolite ulcerosa di sinistra in fase attiva".
La diagnosi della biopsia diceva " mucosa con corredo criptico, sede di intensa flogosi subacuto-cronica con importante quota granulocitaria che realizza immagini di pericriptite, di ascessi criptici ed erosioni superficiali: rettocolite cronica ulcerosa".
Per questo gli erano stati prescritti ben 64 mg di cortisone, scalati via via fino a 24 mg, dose che assumeva il giorno della prima visita.
Messo in cura nel nostro centro medico, è stato gradualmente ridotto il cortisone ed eliminato definitivamente il 5 marzo 2007.
Torna in visita di controllo presso il nostro Centro nel mese di maggio 2007, senza nessun sintomo, e con feci formate e regolari.
La nuova colonscopia portata in visione, del 21 maggio 2007, parlava semplicemente di "accentuazione della trama vascolare sottomucosa con isolate aree di iperemia a livello del sigma medio".
I genitori ci hanno raccontato che, nell'ospedale dove il ragazzo ha effettuato la seconda colonscopia, i medici si sono letteralmente rifiutati di credere che non avesse preso i farmaci; vista l'insistenza dei medici, la mamma, per evitare problemi, ha detto che il ragazzo prendeva 2 asacol al giorno (una bugia a fin di bene...
caso d
ragazzo di 16 anni, viene a studio medico il 6 luglio 2007, con una diagnosi di "morbo di Crohn", o anche di "MICI", come i suoi familiari ci hanno scritto in cartella clinica; con questo termine si intendono "le malattie croniche dell'intestino".
Il ragazzo era malato di Crohn dal 2004, con moltissime ricadute (anche con episodi di melena), nonostante prendesse molto cortisone, metotrexate e azatioprina.
Al momento della prima visita assumeva 75 e 50 mg di azatioprina a giorni alterni e aveva preso l'ultima dose di cortisone 3 giorni prima (era arrivato ad assumerne fino a 30 mg al giorno).
Messo subito in cura con i nostri protocolli, sappiamo telefonicamente che sta subito meglio, avendo sospeso anche tutte le medicine.
Lo rivediamo il 26 settembre 2007 in perfetta forma, al punto che possiamo già permetterci di "allargare" la dieta.
caso e
ragazza nata nel 1978, viene a studio il 6 settembre 2007 con una serie di sintomi pesanti: innanzitutto una rettocolite ulcerosa dall'età di 17 anni, poi obesità fin da ragazza, asma bronchiale, psoriasi, esofagitepeptica, fino ad un prurito insopportabile ai piedi.
Per tutti queste patologie assumeva molti farmaci, dal pentacol al deltacortene forte per la rettocolite, dal ventolin per l'asma allo zirtec per il prurito, dal gaviscon al lansoprazolo per l'esofagite, fino alla pillola a base di ormoni estrogeni.
Niente male per una ragazza di 29 anni!
Dopo 4 mesi di cura, e avendo eliminato i farmaci, torna al controllo il 2 gennaio 2008, e riferisce che già nel primo mese di cura erano spariti tutti i sintomi, dalla rettocolite alla psoriasi, fino all'insopportabile prurito ai piedi.
Inoltre era anche dimagrita 6 chili "senza stare a dieta...".
caso f
ragazzo nato nel 1980, viene in prima visita il 26 gennaio 2007, con diagnosi di morbo di Crohn.
Da 2 anni aveva sospeso le cure classiche, avendo ottenuto scarsi risultati.
Stava tentando cure omeopatiche, ma con scarsi risultati, tanto è vero che i sintomi continuavano, con diarrea, dolori addominali e calo ponderale, con 63 chili di peso.
Messo in cura, migliora in poco tempo e, già nella prima visita di controllo, avvenuta nel mese di maggio 2007, ci dice di non avere più dolori addominali, ne scariche diarroiche.
Successivamente, nella visita del 31 ottobre 2007, ci dice di aver ottenuto ulteriori miglioramenti, passando a pesare "addirittura" 70 chili e di aver ritrovato completamente il tono vitale.
caso g
N.B. pubblichiamo questo caso il 1 agosto 2007, il giorno stesso che il paziente in questione è venuto per la prima volta a studio, con la diagnosi di morbo di Crohn.
Evidentemente non può trattarsi di un caso di guarigione, in quanto ha iniziato a curarsi solo oggi.
Però, in attesa di guarire anche lui, pubblichiamo quanto gli è stato detto e scritto dal gastroenterologo che lo aveva in cura (uno dei più illustri e famosi d'Italia).
Sulla fotocopia che abbiamo fatto si legge testualmente: "si consiglia di riprendere la terapia (sospesa spontaneamente dal paziente per effetti collaterali di Asacol), e iniziare di nuovo:
1) dieta LIBERA (!?!)
2) Asacol 800 2x3 al giorno".
A noi sembra folle che la cura convenzionale non prenda in considerazione che nell'intestino transita il cibo e che esso possa interferire o addirittura provocare la malattia...
A questo punto non ci sorprendiamo più del fatto che con la Medicina Biologica si ottengano risultati migliori...