SINDROME CHIMICA MULTIPLA (clicca)
In questo documento pubblichiamo alcuni casi di guarigione da Sindrome Chimica Multipla, in sigla MCS, una malattia quasi sconosciuta, ma che può arrivare a stadi molto, molto gravi.
Si aggiunge l'altrettanto grave problema che quasi nessuno riesce a curarla.
Oggi, infatti, si sta andando verso un "accanimento diagnostico pazzesco", anche se la diagnosi sarebbe semplicissima, perchè basta una semplice anamnesi.
Invece, questi pazienti vengono sottoposti ad analisi complicatissime e costosissime, SENZA PERALTRO CHE TALI ANALISI APRANO LA STRADA ALLA CURA DELLA MALATTIA.
Leggendo con attenzione i casi di guarigione riportati si può capire bene che tipo di malattia sia la sindrome chimica, e che tutti i pazienti sono accumunati dal comune denominatore di essersi sensibilizzati alle più svariate sostanze chimiche.
AVEVA DECISO DI IMBIANCARE CASA DA SOLA...
- "ragazza" del 1968, viene a studio il 27 luglio 2008.
Nel 2006 aveva personalmente imbiancato la sua casa con pittura ad acqua, ma aveva anche deciso di dormirci dentro in quei giorni.
In quel periodo era anche stanchissima, lavorando anche 12 ore al giorno.
I sintomi che si presentarono furono estrema stanchezza, bruciori ai visceri da doversi sdraiare, estrema intolleranza verso alimenti, detersivi, profumi, detergenti e quant'altro.
Aveva anche eliminato il frumento dalla dieta (pasta, pane, dolci, pizza, ecc.), con la speranza di stare meglio.
Messa in cura, si rivelò paziente diligentissima; nella successiva visita di controllo, del gennaio 2009, ci dice di essere "molto migliorata, specie nella reattività verso gli alimenti, i profumi, i detergenti, e di avere una energia fisica maggiore, anche dopo lo sforzo fisico.
Aveva anche ascoltato il nostro consiglio di reintrodurre i carboidrati nella dieta.
Nella terza visita, il 22 luglio 2009, stava bene.
NON POTEVA NEANCHE ENTRARE IN CHIESA O AL SUPERMERCATO...
signora di 65 anni, viene in prima visita il 4 marzo 2004, definendosi "allergica" da 25 anni.
I vari test effettuati erano sempre risultati negativi, ma i suoi sintomi non erano mai passati, a cominciare dalla spossatezza, dalla tosse continua (per la quale assumeva cortisone per aerosol), dal forte malessereche provava a contatto di svariate sostanze, dai profumi ai saponi, fino a qualsiasi altra sostanza chimica: basti pensare che non era in grado neanche di entrare in chiesa o in un supermercato.
Le diagnosticammo subito una "sindrome chimica multipla" e Le spiegammo la grande differenza che c'è, dopodichè la mettemmo in cura.
In pochi mesi abbiamo raggiunto una perfetta guarigione e, a tutt'oggi, nel 2007, la signora continua a non avere più sintomi.
TUTTO ESPLOSE DOPO L'OPERAZIONE DI AMARTOMA...
- "ragazza" del 1975, viene in prima visita il 3 dicembre 2007, scrivendo di suo pugno sulla cartella clinica di essere malata di MCS da 9 anni, con problemi respiratori, alimentari e renali causati da profumi, gas di scarico, conservanti e altro.
A novembre aveva appena terminato una terapia a base di cortisone per una faringopatia sub-atrofica.
Il momento scatenante della malattia era coinciso con un'operazione di amartoma nasale, con anestesia totale, al risveglio della quale aveva avuto sintomi tipo totale perdita delle forze, grande malessere, insonnia.
Al momento della prima visita non riusciva neanche ad entrare in un supermercato, o andare al cinema, o in palestra, ecc...
La rivediamo per una visita di controllo nel luglio 2008, nella quale ci disse di essere nettamente migliorata: secondo il marito, era praticamente guarita.
La rivediamo nel febbraio 2009, con ulteriori miglioramenti; ci disse di "sopportare meglio i profumi, e di riuscire finalmente a condurre una vita normale".
VOLEVA FARE LA DISINFESTAZIONE PER LA ZANZARA TIGRE...
- signore nato nel 1934, viene a studio medico nel dicembre 2005.
Ci racconta di essere sempre stato intollerante a profumi, detersivi, creme, shampoo, insetticidi, odori vari.
Racconta di aver avuto uno svenimento nell'agosto 2005, con ricovero al pronto soccorso, inappetenza, nausea e sintomi a carico del cuore.
Lo svenimento era accaduto al mare, dopo l'uso di cloruro di metile utilizzato per una piantaggione in serra, per la preparazione del terreno per settembre, con il fine di uccidere le larve.
In più, poche ore prima, aveva utilizzato un prodotto per la disinfestazione della zanzara tigre.
Riferisce che il neurologo e gli altri medici non gli credono, per cui lo "costringono" a fare una gastroscopia, trovando una positività all'Helicobacter Pylori e un pò di gastrite.
Lo convincono a fare le cure secondo protocollo, e la situazione degenera.
In prima visita ci porta in visione un foglio, tuttora allegato alla sua cartella clinica, in cui scrive testualmente: "da agosto si verifica anche avversione agli odori di cottura di verdure, legumi, carne, pesce, sughi, arrosti e dolci, con i seguenti sintomi: senso di nausea, disgusto ai sapori del cibo, nodo alla gola, fastidio all'esofago e alla bocca dello stomaco, mancanza di appetito, ansia, abbassamento del tono della voce, senso di nervoso allo stomaco (battito, tremore), perdita di peso, stitichezza".
Messo in cura in occasione della visita di dicembre 2005, torna dopo 3 mesi, nel marzo 2006, dicendoci testualmente (frasi riportate in cartella clinica) di aver ricominciato a mangiare, di non respingere più il cibo, di non sentire più il fastidio all'esofago e allo stomaco, di aver risolto la stitichezza, di essere contento e di sentirsi meglio.
Riferisce anche di provare ancora fastidio agli ammorbidenti.
Infine, ci dice testualmente: "Dottore, non sono andato a sciare a Bormio perchè in albergo non era possibile mangiare biologico; questo per dirle che ho fatto le cose per bene".