Prima di leggere questo documento, è di fondamentale importanza la lettura di un documento generale riguardante l'Universo Tiroide, in cui troverete anche alcune interviste su you tube del dr Simeone: "tiroide e medicina biologica".
Analisi contrastanti tra di loro...
Nel leggere la differenza, anche
abissale, che può esserci tra 2 esami clinici effettuati lo stesso
giorno, qualcuno rimarrà sconcertato.
Siamo solidali con queste persone.
L'unica cosa che desideriamo ricordare è che noi conserviamo tutte le
fotocopie di ogni caso pubblicato e, in alcuni casi come il primo, anche
gli originali...
Ecografie diverse: un caso incredibile
(se non avessimo, come sempre, tutta la documentazione)
Signora di 54 anni, viene in prima visita il 5 novembre 2008, scrivendo di suo pugno sulla cartella clinica che il problema per cui aveva richiesto una visita era “una sospetta tiroidectomia”; naturalmente intendeva dire che le avevano prospettato l’operazione (nel 1973 aveva già subito l’asportazione di un nodulo ipo captante). Il suo problema, infatti, erano vari altri noduli, per i quali assumeva da 2 anni 75 mcg di ormone sintetico. Decidiamo di effettuare un’ecografia, fatta il 3 febbraio 2009, che evidenzia 4 noduli in tutto, 2 a destra e 2 a sinistra, localizzati uno in alto ed uno in basso (“a destra di 20 x 19 nel terzo medio superiore e di 13 x 12 nel terzo inferiore; a sinistra, un nodulo di 14 x 11 nel terzo superiore ed un nodulo di 13 x 12 nel terzo inferiore”). A questo punto, chiedo alla paziente di effettuarne un’altra in occasione della visita successiva, ma SENZA PORTARE IN VISIONE LA PRECEDENTE. La nuova ecografia viene effettuata il 21 maggio 2009, che mostra uno scenario completamente diverso dalla precedente, a partire dal fatto che nella zona superiore dei 2 lobi non c’era più traccia dei 2 noduli di 20 x 19 a destra e di 14 x 11 a sinistra. Nel compenso, però, i noduli erano saliti da 4 a 7, e precisamente: “nel terzo medio di destra nodulo di 7 x 4,6 + un altro di 5,6 x 4 + un altro ancora di 18,8 x 8,5. Nel terzo inferiore, sempre a destra, 2 noduli adiacenti ma ben limitabili, di 12,7 x 8 e di 11,5 x 8. A sinistra, invece, nel terzo medio nodulo di 18,4 x 13, mentre nel terzo inferiore altro nodulo di 17 x 10,6 mm”. Lascio immaginare la perplessità che denotava il volto della paziente, che da una parte faticava a capire che le ecografie “non sono così obiettive come si vorrebbe far intendere”, dall’altra era seriamente preoccupata perché i suoi 4 “noduli” erano diventati 7. Capito l’imbarazzo e la preoccupazione della signora, le consigliammo di fare una terza ecografia, però portando in visione solo quella di febbraio, che mostrava solamente 4 noduli, informandola però che quasi certamente i 7 noduli evidenziati dall’ecografia di maggio sarebbero tornati, quasi per magia, ad essere 4, e magari riposizionati di nuovo nelle stesse zone in cui erano a febbraio. Certo, la signora era molto perplessa, ma seguì il nostro consiglio e fece la nuova ecografia il 17 novembre 2009, e questo è l’esito: “l’attuale controllo è praticamente sovrapponibile al precedente portato in visione del febbraio 2009”. Fantastico: i noduli da 7 erano tornati ad essere 4, e per di più si erano riposizionati nelle stesse zone in cui erano a febbraio! Questo caso clinico, se così vogliamo chiamarlo, serve a far meditare sulla veridicità degli esami ecografici. Per la semplice cronaca, la signora sospese poi l’ormone nel mese di giugno 2009 e la sua tiroide ritrovò la piena riabilitazione. Nell’ultima visita del 3 dicembre 2009, prima della pubblicazione del caso clinico, ci disse anche che dopo la sospensione dell’ormone era dimagrita di 4 chili, passando da 66 a 62 kg.
Altre ecografie completamente diverse …
Signora nata nel 1948, viene in prima
visita il giorno 27 luglio 2009 con una diagnosi di leggero
ipotiroidismo e un nodulo tiroideo di 16 x 9 mm localizzato “sul
versante caudale del lobo destro”. La mettiamo in cura con la medicina
biologica, e la rivediamo nel mese di novembre, quando le consigliamo di
fare un’altra ecografia SENZA PORTARE IN VISIONE LA PRECEDENTE. Nella
visita successiva, del 23 febbraio 2010, la paziente ci porta la nuova
ecografia che denota un nodulo tiroideo di 15 x 10 mm localizzato “al
terzo inferiore del lobo sinistro”. Se non avessimo saputo che questo è
frequentissimo ci saremmo molto meravigliati anche noi.
ECOGRAFIE
a) signora di 48 anni, viene in prima visita nella primavera 2004, per noduli tiroidei.
Poichè era molto preoccupata ed esisteva anche la possibilità di doversi
operare, le chiedemmo di effettuare subito altre 2 nuove ecografie in 2
posti diversi dove non la conoscevano.
La paziente effettuò la prima ecografia il 6 maggio 2004 con diagnosi di "nodulo iperecogeno di 13,9 x 18,4 x 31,7 mm, più altre 2 raccolte liquide di 5,7 x 5,5 e 6,4 x 3,2 mm".
Inoltre era segnalata la presenza di alcuni linfonodi, le cui dimensioni massime erano di 11,4 mm e di 8,2 mm.
Il giorno dopo, il 7 maggio 2004, la stessa signora effettua una seconda ecografia in un centro diverso e senza portare in visione nessuna ecografia passata; la nuova ecografia, testualmente, dichiarava "la
ghiandola è priva di caratteristiche di patologia focale e non si
rilevano linfoadenomegalie nelle stazioni latero-cervicali. Conclusioni:
quadro ecografico normale".
Certamente si tratta di un caso incredibile, ma i 2 ecografisti erano
entrambi molto esperti, con oltre 20 anni di esperienza alle spalle.
La spiegazione di come sia possibile che degli esami effettuati nello
stesso giorno siano così diversi è descritta nel documento "noduli curati con la medicina biologica".
b) signora di 57 anni, effettua la prima ecografia in data 1/3/2004, nella quale si evidenziano molti noduli, il maggiore di 30 mm di diametro alla base del lobo sx.
Inoltre, sempre a sinistra, altri due noduli di 5 e 9 mm, più altri tre
noduli in zona istmica di 5, 7.7 e 14 mm, più un altro nodulo di 6 mm
nel lobo dx: in totale 6 noduli ( di cui uno di ben 30 mm ed un altro di
14 mm).
Inoltre la trachea risultava deviata a destra.
La seconda ecografia, effettuata il 4/3/2004, descrive solo "3 piccole formazioni nodulari di 8, 4 e 5 mm, aventi caratteri di benignità".
Inoltre la seconda ecografia, al contrario della prima, descrive una trachea in asse e non deviata.
c) donna di circa 40 anni, effettua 2 ecografie in data 10 e 11 novembre 2005.
Nella prima ecografia si legge:<<non si evidenziano linfoadenomegalie in sede laterocervicale, bilateralmente>>.
Nella seconda ecografia, effettuata il giorno dopo, si legge:<<si
visualizzano alcuni linfonodi in sede laterocervicale, bilateralmente,
del diametro massimo di un centimetro, con caratteri ecografici di tipo
reattivo>>.
d) signora di 37 anni, viene a studio medico il 7 giugno 2005.
Le diciamo, a fine visita, di portarci a settembre 2 nuove ecografie, fatte senza portare in visione le precedenti.
La paziente effettua la prima ecografia il 19 settembre, recante queste conclusioni:<<a
destra, a carico del 3° medio inferiore, grossolana formazione di
36x16x12 mm; si associa altra più piccola, immediatamente sopra la
precedente, di 2,7x2 mm. A sinistra altra formazione nodulare al 3°
medio, di 17x7x9 mm e altro nodulo in sede paraistmica.Trachea in
asse>>.
La seconda ecografia, del giorno dopo, il 20 settembre 2005, recita:<>.
Chi vuole divertirsi ad analizzare tutte le contraddizioni tra queste 2 ecografie, può farlo tranquillamente.
Noi, invece, finiamo di descrivere il caso clinico dicendo che la
signora ha sospeso l'ormone ad ottobre 2005, è rimasta incinta, ha
partorito e il 10 ottobre 2006 ha effettuato una visita di controllo,
portandoci analisi perfette, con un TSH a 0.71, ormoni ed anticorpi nella norma.
e) signora di 52 anni, all'epoca della prima visita, avvenuta l'11 giugno 2001, allo scopo di riabilitare la tiroide, avendo appena sospeso l'uso dell' ormone.
La tiroide fu prontamente riabilitata, tanto è vero che da allora, a
tuuto il 2006, i valori del TSH, degli ormoni e degli anticorpi sono
sempre risultati normali.
Ma, nel 2004, una volta acquisita la fiducia della paziente, la pregammo di effettuare 2 ecografie, in 2 posti diversi, a distanza di uno o due giorni l'una dall'altra ed ecco le 2 risposte.
Prima eco, effettuata il primo marzo 2004: <>.
Seconda eco, fatta il 4 marzo 2004, cioè 3 giorni dopo:<>.
Il commento appare superfluo, ma lo facciamo lo stesso:
la prima eco mostra la trachea deviata a sinistra con impegno
retrosternale, mentre l'altra mostra una trachea in asse. La prima eco
mostra un "grande nodulo" di ben 30 mm, più almeno altri 6 noduli, di
cui uno di 14 mm. La seconda eco, effettuata dopo soli 3 giorni, al
posto dei 7 noduli, mostra, in tutto, solo 3 piccoli noduli, il maggiore
dei quali di solo 8 mm.
Altra nota interessante: l'unica affinità tra le 2 ecografie è il
singolo nodulo a destra: peccato che una ecografia lo descrive in sede
apicale (cioè in alto), mentre l'altra ecografia lo descrive al terzo
medio-inferiore (cioè in basso).
Come è possibile che, a distanza di soli 3 giorni, si sia passati da 7 noduli (di cui 2 di 30 e 14 mm) a 3 piccoli nodulini?
E com'è possibile che la trachea, il 1° marzo fosse deviata a sinistra e
impegnasse lo spazio retrosternale e, 3 giorni dopo, risultasse
perfettamente in asse?
Ai lettori l'onere della risposta...
f) paziente di 50 anni esatti, viene
a studio nel marzo 2007 per curare una serie di problemi di salute; tra
le altre cose era in attesa di un intervento di conizzazione al collo
dell'utero e di una biopsia all'endometrio dell'utero stesso.
Tra le altre cose, porta in visione una ecografia tiroidea di poco più di un anno prima, precisamente del 15 novembre 2005, nella quale si evidenziavano 5 piccoli nodulini.
La paziente era preoccupata anche per questo.
Le abbiamo fatto effettuare una nuova ecografia, senza portare in
visione la precedente; l'ecografia, fatta il 2 aprile 2007, parla di "assenza di formazioni solide e/o liquide occupanti spazio".
g) signora di 69 anni, effettua 2 ecografie il 18 ed il 27 dicembre 2006.
Nella prima "si evidenziano 2 formazioni nodulari, entrambe di 6 mm, a carico del lobo destro".
Nella seconda "non si apprezzano noduli ben delimitabili".
h) signora nata nel 1943, viene a studio medico il 15 novembre 2005 per sottoporsi ad un ciclo di Dieta Metabolica, pesando 99 chili.
Con la dieta arriva a pesare 84.700 chili alla fine di luglio 2006.
La rivediamo a studio dopo l'estate, al fine di ritoccare ulteriormente il suo peso, tanto da arrivare a 82.500 kg il 19 dicembre 2006.
In quell'occasione ci parla del suo problema di "noduli della tiroide", e noi le consigliamo di effettuare 2 ecografie nello stesso giorno, senza portare in visione le precedenti.
Il 7 gennaio 2007 la paziente effettua le 2 ecografie, che risultano non solo diverse da tutte quelle precedenti, ma diverse anche tra di loro.
A destra, la prima mostra un piccolo nodulino di 2 mm (!?!), mentre l'altra ne mostra uno di 7.1 x 6.9 mm, più altri 2 nodulini di 3 e 3.4 mm.
A sinistra, la prima mostra 2 noduli di 4.5 mm e di 10.6 x 6 mm, mentre l'altra mostra un nodulo di 7.1 x 8.4 ed un altro di 2.4 x 4.3.
Un'altra nota discordante riguarda i linfonodi in sede laterocervicali, assenti nella prima e presenti nella seconda.
Da notare che le 2 ecografie sono state eseguite in 2 dei migliori ospedali della capitale.
i) signora nata nel 1964, aveva avuto la diagnosi di "noduli tiroidei" nel 2005, e le era stato subito prescritto l'ormone.
Nel novembre 2006 aveva spontaneamente deciso di eliminarlo, venendo in visita nel nostro centro medico il 24 gennaio 2007, con l'intento di riabilitare la ghiandola e rifarla funzionare correttamente.
Le abbiamo anche consigliato di effettuare 2 ecografie in 2 centri diagnostici differenti, con il seguente esito:
la prima ecografia mostra, nel 3° inferiore di
destra, un nodulo di 3x3x4, mentre a sinistra erano presenti altri 2
noduli, uno di 4x6x6 al 3° medio, e uno di 7x10 al 3° superiore; in più,
un'area colloidale di 7x4.
La seconda ecografia mostrava un nodulo di 4x3 nel 3°
medio superiore, mentre non c'era traccia di quell'altro nel 3°
inferiore; a sinistra 3 noduli, ma di dimensioni completamente diverse,
di 3x2, 4x3 e 8x4, ma soprattutto in posti diversi, tanto è vero che
quest'ultimo era nel 3° inferiore del lobo, mentre non vi era traccia
dei 2 noduli di 10x7 e 7x4 presenti nell'altra ecografia nel polo
superiore.
In ogni caso, la tiroide di questa paziente è stata perfettamente riabilitata: alle analisi del 13 settebre 2007, il TSH era 1.50 ed anche gli ormoni erano a posto.
ANALISI DEGLI ANTICORPI
N.B. Questo gruppo annovera solo 1 caso, poichè da
allora, visto che avevamo ragione a pensare che gli anticorpi cambiano
di continuo, anche nella stessa giornata, abbiamo deciso di non
richiedere più la doppia analisi.
Questa decisione dipende dal fatto che i pazienti mal sopportano l'idea
di fare 2 prelievi del sangue lo stesso giorno o a pochi giorni di
distanza, mentre sopportano molto meglio l'idea di effettuare 2
ecografie ravvicinate.
Noi, rispettando le sensazioni dei pazienti, abbiamo smesso di
richiedere 2 esami del sangue ravvicinati, ma se qualcuno tra quelli che
ci stanno leggendo volesse farli...
- signora di 44 anni, il 4 e l'11 giugno del 2003 effettua 2 analisi degli anticorpi anti-tpo e anti tg: in un laboratorio risultano essere perfetti, mentre nell'altro entrambi positivi.