Prima di leggere questo documento, è di fondamentale importanza la lettura di un altro documento generale riguardante l'Universo Tiroide, in cui troverete anche alcune interviste su you tube del dr Simeone: "tiroide e medicina biologica".
Molti ci chiedono in cosa consiste la visita e come vengono curate, nel nostro Centro Medico, le malattie della tiroide...
In effetti, è una domanda importante, alla quale rispondiamo volentieri,
e anzi cogliamo l'occasione per dare ulteriori delucidazioni in
merito alla cura delle malattie della tiroide...
L'approccio convenzionale
Innanzitutto, prima di parlare del tipo di visita
effettuata nel nostro centro medico, crediamo sia importante parlare di
come si svolge la visita medica convenzionale.
E' risaputo che, nella stragrande maggioranza delle volte, il paziente
"scopre per caso" di avere un problema alla tiroide e, in medicina
convenzionale, all'inizio si fanno effettuare o gli esami del sangue o
l'ecografia o entrambi.
Questi 2 esami possono evidenziare un problema o più
di un problema: ad esempio un ipotiroidismo, una tiroidite, dei noduli o
anche più problemi nello stesso tempo (ad esempio ipotiroidismo +
tiroidite, tiroidite + noduli o, ancora, ipotiroidismo + noduli).
Non sono rari i casi in cui coesistono tutti e 3 i problemi.
L'endocrinologo, in alcuni casi, prescrive ulteriori analisi, ad esempio l'ago aspirato o la scintigrafia.
Una volta in possesso di tutti i dati, si passa alla cura, con la prescrizione dello stesso ormone per ciascuna di queste malattie: va solo stabilita la dose da assumere, partendo, di solito, da 25 o 50 mcg.
Questo dosaggio, in genere, è destinato a salire nel tempo,
sia perchè la tiroide si "addormenta" sempre di più, sia perchè la
mentalità dei medici è più incline ad aumentare che a diminuire le dosi.
Fatto sta che la maggior parte delle persone assume 75 o 100 mcg e ci sono moltissimi pazienti che assumono quantità di ormoni ancora maggiori (molti medici decidono la dose in baso al peso corporeo, cioè in base ad un dato quantitativo e non qualitativo).
Ma, al di là della dose di ormone assunta, ciò che fa riflettere molto è che viene prescritta a tutti la stessa medicina, a prescindere dal tipo di malattia.
E' risaputo, poi, che questo ormone dovrà essere preso per tutta la vita e l'endocrinologo non dovrà fare altro che decidere, via via, la dose di ormone da far assumere; in genere si aumenta di 25 mcg se il TSH tende ad essere alto e, viceversa, si abbassa di 25 mcg se il TSH tende ad essere basso; nel caso, invece, il TSH sia normale, si lascia tutto come prima; come si può notare, non è affatto difficile.
La visita medica di una persona con problemi tiroidei si limita a questo semplice iter: in sintesi, ripetiamolo, si fanno le analisi del sangue ed l'ecografia (raramente ago aspirato e scintigrafia), viene prescritto l'ormone per tutta la vita e, sempre per tutta la vita, il paziente effettuerà "visite di controllo", con il solo scopo di controllare la dose di ormone da prendere.
L'iter convenzionale è tutto quì.
Tiroide e Medicina Integrata
In un Centro di Medicina Biologica e Integrata l'approccio alle patologie della tiroide è molto diverso: infatti ogni paziente è considerato completamente diverso da ogni altro.
Oggi, infatti, in medicina vanno facendosi strada alcuni concetti moderni,
secondo i quali l'organismo non si può più considerare un semplice
insieme di organi; secondo le ricerche più moderne e scientifiche,
l'organismo è da considerare un complesso "sistema cibernetico",
regolato non solo da leggi meccaniche e chimiche, ma anche e
soprattutto da leggi fisiche ed elettromagnetiche (basta pensare
all'elettrocardiogramma che misura la corrente elettrica emessa dal
cuore).
Inoltre, oggi si sa che ogni organo ed ogni ghiandola non sono "staccate" dal resto del corpo, ma esiste un continuo scambio di informazioni tra i vari sistemi.
Per esprimere questi nuovi concetti medici, si utilizzano oggi nuove parole, come "omeostasi", "sistema di flusso", "psico-neuro-endocrino-immunologia", "medicina funzionale": qualsiasi sia la parola o la sigla utilizzata, ci si riferisce comunque alla realtà secondo cui l'organismo è un "sistema complesso", dove ogni organo ed ogni ghiandola è in relazione costante con l'intero organismo.
A tale proposito, per le persone più curiose o più esigenti consigliamo la lettura del libro "la rete della vita" di F. Capra, uno dei maggiori fisici viventi.
Facciamo, ora, un esempio pratico di quanto abbiamo
detto; poniamo che un soggetto, per una serie di fattori, abbia
alterato il proprio equilibrio (o omeostasi): è evidente che ad essere
chiamate in causa sono soprattutto le ghiandole endocrine e, tra
queste, la tiroide.
L'esempio più eclatante riguarda le ghiandole surrenali, per le quali,
negli anni '30 fu coniata la parola "stress" da Hans Selye, premio nobel
di biochimica; questo concetto è espresso più estesamente nel documento
riguardante il "check up funzionale".
Analogamente, parlando di tiroide,
se una serie di fattori (stile di vita, alimentazione, tipologia
metabolica, caratteristiche energetiche e costituzionali, ecc.)
condizionano negativamente l'equilibrio dell'organismo, è evidente che
sarà chiamata in causa anche la stessa tiroide che, nel tentativo di
salvaguardare l'intero sistema, potrà subire danni funzionali (ipotiroidismo, ipertiroidismo o tiroidite) o anche danni strutturali (noduli).
E' impossibile curare la tiroide senza tener conto di tutto questo complesso problema; per noi "curare"
vuol dire realmente far funzionare bene la tiroide e, nei casi in cui
si sia preso l'ormone (che sono la stragrande maggioranza), riabilitare
la ghiandola e farla ripartire.
In medicina convenzionale non esiste il concetto di "curare la persona" e,
per questo, necessariamente, si è costretti a dare un ormone per tutta
la vita, il quale, peraltro, non solo "non cura" la tiroide, ma la fa
smettere di funzionare del tutto, aggiungendo anche forti effetti
collaterali (sistema cardiovascolare, palpitazioni, ipertensione,
nervosismo, sovrappeso, ecc.).
E, in ogni caso, a voler essere ancora più chiari,
bisogna dire che la stessa endocrinologia, nonostante questa mentalità
di andare semplicemente a prescrivere un ormone, potrebbe comunque fare
di meglio, ad esempio seguire almeno le "linee guida"
sulle malattie tiroidee del ministero della salute, pubblicate su
internet, nelle quali si ricordano quali sono i farmaci e gli
integratori che alterano la funzione tiroidea.
La parte più interessante del documento è quella finale, dove c'è la "tabella riassuntiva", prima della bibliografia.
Le linee guida non si soffermano espressamente sugli alimenti, ma sui
libri di testo di medicina da sempre ne sono riportati alcuni che
causano l'ipotiroidismo; se non sono citati anche in quel contesto, è
sicuramente perchè non si vuole nuocere al mercato di alcuni alimenti o
di alcune acque carbonato calciche (tanto c'è l'ormone sostitutivo...).
In altre parole, si può capire che non fa parte della
logica convenzionale andare, ad esempio, a correggere la tipologia
metabolica di un malato di ipotiroidismo con tiroidite di Hashimoto, ma
almeno si potrebbero seguire le indicazioni del ministero; ed invece la
quasi totalità dei pazienti si vede affibbiare il solo ormone e basta:
nessun consiglio nutrizionale, nessuna domanda su altri farmaci assunti,
nè su eventuali integratori.
Come funziona la visita medica per le malattie della tiroide
Nel Centro Medico Broussais, in oltre 10 anni, abbiamo sviluppato una grande esperienza nella cura delle patologie tiroidee, senza l'uso di ormoni sintetici.
Questo ci ha permesso di ottenere risultati
lusinghieri; inoltre abbiamo creato un grande archivio, nel quale
conserviamo tutta la documentazione relativa alle guarigioni di
moltissimi casi di malattie della tiroide, alcuni dei quali pubblicati
nei "casi clinici".
Vediamo, ora, qual'è l'iter di un paziente che viene per la prima volta a studio...
Innanzitutto viene effettuata la classica anamnesi, cioè la storia clinica; vengono, poi, studiate le analisi cliniche, le ecografie e ogni altro esame portato in visione; fin quì è esattamente quello che fa un endocrinologo.
Oltre a questa parte "convenzionale", la nostra visita comprende anche il check up funzionale,
con lo scopo di effettuare una precisa diagnosi funzionale e di
individuare eventuali squilibri energetici o metabolici, cosa
molto importante della cura di una patologia tiroidea.
Ad esempio, in molti casi di ipotiroidismo o di tiroidite ci troviamo di fronte ad una tipologia metabolica "ipo-ossidativa", tipica
di quelle persone che hanno difficoltà a convertire le calorie assunte
con il cibo in calore ed energia: se non viene corretta la tipologia
metabolica di questi pazienti, la tiroide non ha nessuna possibilità di
essere curata bene.
Il check up, oltre alla tipologia metabolica, è in grado di individuare e
curare ogni altro squilibrio energetico - metabolico che possa aver
penalizzato la funzione della tiroide.
Una volta effettuata la visita, viene scelto il protocollo di cura
specifico per quel singolo caso: utilizziamo il termine "protocollo"
per facilità di comprensione, anche se in medicina integrata questa
parola ha un significato profondamente diverso da quello solito...
Infatti, mentre il "protocollo convenzionale" è identico per tutti i
pazienti (soliti esami clinici e la successiva prescrizione del solito
ormone per tutti), in Medicina Integrata il "protocollo di cura" viene
scelto tra le centinaia presenti nel nostro "data base", in funzione
delle specifiche caratteristiche della persona in questione: quindi si
tratta di un progetto di cura del tutto esclusivo del Centro Medico Broussais.
Come si cura la tiroide
Come detto, alla fine della fase diagnostica della visita medica, viene impostata la cura, che si basa su una interazione sinergica tra più fattori.
Innanzitutto si imposta uno stile di vita ed un tipo di nutrizione
ideali per correggere la tipologia metabolica del paziente e qualsiasi
altro squilibrio emerso durante la visita, al fine di riattivare la
funzione della tiroide.
Nei casi di importanti squilibri energetici,
evidenziati con il check-up funzionale, si può anche utilizzare, e in
ogni caso compresa nella visita, una singola seduta di Biorisonanza, una
tecnica di regolazione energetica naturale, senza alcun effetto collaterale (MORA).
Inoltre vengono prescritti alcuni rimedi bioterapici, anch'essi scelti in base alle esclusive caratteristiche del paziente.
I rimedi bioterapici possono essere scelti, di volta in volta, tra le
varie forme di medicina naturale, dalla Omotossicologia alla
Fitoterapia, dagli Oligoelementi alla Organoterapia, fino alla
Immunoterapia omeopatica.
E' superfluo precisare che queste terapie sono esenti da effetti collaterali e che si prendono solo fino a quando la tiroide non viene curata.
Molto meno scontata è un'altra precisazione: se si prova a curare una
patologia tiroidea solo con queste terapie, quasi sempre non ci si
riesce; ad esempio, dare la migliore medicina omotossicologica o
omeopatica, senza curare la tipologia ipo-ossidativa di un paziente con
ipotiroidismo, significherebbe andare incontro ad un sicuro insuccesso.
Terminata la visita, il paziente seguirà le indicazioni terapeutiche prescritte e, dopo alcuni mesi, effettuerà nuove analisi, prima di una visita di controllo.
Nel Centro Broussais la cura delle malattie della tiroide è affidata ad un'equipe di medici,
i quali attuano una precisa metodologia diagnostica e
terapeutica, seguendo delle linee guida ben precise e codificate da anni
nel nostro centro medico, che tra l'altro è uno dei pochissimi centri europei di medicina integrata a certificarsi ISO 9000.
Questo significa che ogni medico che lavora nel Centro Broussais non può
assolutamente prescindere da queste linee guida e questo rappresenta
una sicurezza a 360° per il paziente.
Infatti, qualsiasi medico faccia la visita nel Centro Broussais, fa esattamente le medesime cose che farebbe un altro, sia in chiave diagnostica che terapeutica: infatti, "linea guida" significa che Egli, anche volendo, non può assolutamente discostarsi da un percorso ben preciso e già tracciato.
I medici che effettuano le visite per la tiroide nel Centro Broussais sono il dr. Giuliano Pezzanera e il dr. Salvatore Simeone.