Prima di leggere questo documento, è di fondamentale importanza la lettura di undocumento generale riguardante l'Universo Tiroide, in cui troverete anche alcune interviste su you tube del dr Simeone: "tiroide e medicina biologica".
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Noduli tiroidei
L'approccio della medicina convenzionale
La diagnosi di noduli tiroidei,
frequentissima in medicina convenzionale, viene effettuata
sottoponendosi a un'ecografia, a cui fanno seguito ulteriori analisi per
scongiurare l'ipotesi tumorale (in genere, oltre alle analisi del
sangue, l'ago aspirato e la scintigrafia).
Una volta accertata la natura ’benigna’ del nodulo, inizia la terapia, che prevede la prescrizione dell'ormone tiroideo per tutta la vita (la tiroide va “messa a riposo”, il nodulo potrebbe “aumentare di volume” oppure potrebbero “prodursene degli altri”).
Esisterebbe, peraltro, anche il rischio che i noduli degenerino e quindi vanno tenuti “sotto controllo”.
A questo punto, milioni di pazienti che si sono affidati alla medicina convenzionale iniziano a vivere con preoccupazione e angoscia
quella che essi ritengono una condizione patologica "pericolosa" e
psicologicamente stressante, e si rassegnano all'idea di dover assumere
ormoni per tutta la vita e di sottoporsi a continui esami e visite
endocrinologiche.
L’approccio della Medicina Biologica e Integrata
L’approccio sopra descritto, uguale per tutti in ogni parte del mondo, a nostro avviso non è il più appropriato.
Come prima osservazione, già il termine “noduli” potrebbe risultare fuorviante, visto che spesso si confonde con “cisti”.
Occorre quindi capire che cosa sono in realtà i “noduli” della tiroide.
Nella
stragrande maggioranza dei casi, si tratta di zone della tiroide
stessa, di consistenza diversa da quella delle zone circostanti e che,
quindi, mandano “echi” diversi.
Può trattarsi di accumuli di materiale colloide chiamati “noduli colloidali”, dell'ingrossamento di una parte di un lobo tiroideo o anche di piccole zone calcifiche chiamate “noduli calcifici”.
L'evidenza ad oggi disponibile dimostra che l'ormone non dà la certezza di tenere tutto sotto controllo i noduli, anzi vi sono tantissimi casi in cui, nonostante la terapia ormonale, la tiroide continua a ingrossarsi.
Vi sono poi casi di pazienti con noduli tiroidei che, dopo anni di terapia ormonale, non hanno comunque evitato l'operazione.
Anzi, è un dato di fatto che le asportazioni della tiroide siano in netto aumento statistico.
Inoltre,
la tiroxina provoca stress cardiovascolare e può produrre tutta
un'altra serie di sintomi quali tachicardia, insonnia, ansia,
sovrappeso, osteoporosi.
L'unico modo per avere la certezza di stare bene è quello di aiutare la tiroide a funzionare bene.
La
tiroide non è una ghiandola che lavora per conto suo, ma è inserita in
un contesto più ampio: questo contesto è noto in medicina moderna come
Sistema psico-neuro-endocrino- immunologico (P.N.E.I.), secondo cui ogni
ghiandola e ogni organo non vanno visti e considerati come strutture a
sé stanti, ma come entità facenti parte di un sistema molto più ampio,
in cui ognuno svolge la propria funzione.
La Medicina Biologica e Integrata opera in tal senso
e si propone di ripristinare l'armonia funzionale di tutto
l'organismo,curando ogni singolo soggetto secondo il quadro clinico
individuale.
In presenza di problemi obiettivi di tiroide, nel nostro Centro Medico la cura parte sempre da un check-up funzionale per mettere a fuoco eventuali squilibri energetico-funzionali e, in base all'esito della visita, stabilire le cure più adatte.
Dopo la fase diagnostica, la Medicina Biologica può scegliere tra vari presidi terapeutici,
a partire da programmi nutrizionali specifici per la tipologia
ossidativa del paziente, fino all'omotossicologia, alla terapia di
risonanza, all'oligoterapia, ecc.
Con
questi presidi la Medicina Biologica controlla con molta facilità i
noduli della tiroide senza l'utilizzo di ormoni sintetici, utilizzando
terapie naturali che curano la ghiandola ripristinandone la normale
funzionalità.
Quanto alla disassuefazione dagli ormoni della tiroide,
la nostra prassi prevede che questi vengano scalati con gradualità, in
modo tale che la ghiandola si riabiliti e ritrovi la sua normale
funzionalità.
A
questo scopo, e solo per un periodo, verranno utilizzati rimedi
naturali, finché tutte le analisi cliniche non saranno stabilmente nella
norma.
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