Non è facile spiegare cosa sia la Medicina Biologica, perché oggi sembrerebbero
esserci solo la medicina scolastica da una parte e l’omeopatia dall’altra.
Ebbene, nulla di tutto questo. La "Medicina Biologica" è un termine coniato negli anni '90 per
sostituire altri termini ormai inadeguati riguardanti un certo tipo di medicina
detta "alternativa" o "naturale" o anche "non
convenzionale".
La Medicina Biologica comprende un insieme di metodiche, sia in campo
diagnostico che terapeutico, il cui principio guida è la
salvaguardia del biosistema uomo e considera i disturbi e le malattie reazioni dell'organismo
necessarie e utili per riequilibrare lo stato di salute.
L'obiettivo è di curare sostenendo e ripristinando le capacità di guarigione
proprie della persona, rispettandone l'equilibrio e l'integrità.
Ogni sintomo patologico è considerato come un segnale d'allarme necessario per comprendere le cause della malattia, che sono associate a componenti non solo fisiche della persona, ma anche psicologiche e ambientali.
Nel fare ciò, la Medicina Biologica integra tutte le discipline di cui dispone con gli strumenti diagnostici convenzionali: in quest'ottica la distinzione tra medicina alternativa e medicina convenzionale non ha più senso in quanto la vera differenza è rappresentata dall'approccio al paziente, che non è più considerato come un caso clinico, ma come una persona i cui sintomi vanno capiti, interpretati e curati alla radice più che soppressi.
La fisica quantistica ci mostra che non è possibile scomporre il mondo in unità elementari indipendenti l'una dall'altra e che il mondo naturale appare come una complesa trama di relazioni tra le varie parti di un tutto unificato.
Questo vale anche in campo medico.
Per rapportarsi correttamente all'uomo la
medicina deve tenere conto non solo delle componenti fisiche, ma anche
di quelle energetiche e psico-emotive concentrandosi sulle funzioni
vitali: se si limita agli aspetti materiali e ai processi lineari diventa riduttiva e semplicistica.
La medicina è una scienza biologica che diventa arte medica solo se include elementi umanistici e attua gli interventi curativi in
sintonia con le capacità naturali di rigenerazione, adattamento e
autoguarigione dell'organismo.
La cosiddetta medicina convenzionale si focalizza sui sintomi isolati, che non sono altro che segnali di allarme del biosistema uomo. Di conseguenza, la terapia tradizionale è diventata in gran parte una terapia sintomatica.
I sintomi patologici sono in gran parte segnali inviati dal nostro organismo, anelli terminali di una lunga catena patogenetica i cui anelli iniziali risiedono in dimensioni più profonde.
