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Pigri e mangioni più a rischio cancro

Esiste una connessione tra sindrome metabolica e cancro: i primi dati raccolti in Italia alla Sapienza di Roma


I primi dati raccolti in Italia alla Sapienza di Roma


Peso eccessivo, vita sedentaria, alterati livelli di grassi nel sangue ed elevata glicemia sono fattori di rischio di insorgenza e progressione di alcuni tipi di cancro. È la sindrome metabolica. Una situazione già ad alto rischio cardiovascolare. E ora associata ad un aumento di rischio di cancro mammario nella donna in menopausa del 59-75%, di tumore al colon-retto negli uomini dell’86%, al pancreas nei due sessi del 58%, alla prostata del 66%.


Gli studi


La prima review degli ultimi studi effettuati sulla popolazione italiana è stata presentata in occasione del I Congresso nazionale di endocrinologia oncologica, all’università Sapienza di Roma.

«La connessione tra sindrome metabolica e cancro è stata chiarita, a partire dal tumore al seno — dice Andrea Lenzi, clinico endocrinologo della Sapienza —. Questa è la prima volta però che si raccolgono dati di rischio relativi all’Italia per questo tipo di associazione.

Nei soggetti obesi o con altri sintomi metabolici, come colesterolo e glicemia ai limiti, si assiste ad un incremento di insulina, di fattore di crescita insulino-dipendente e di citochine infiammatorie e, contemporaneamente, ad un calo sensibile di adiponectina. E’ ampiamente dimostrato che tutte queste sostanze sono correlate all’insorgenza di tumori».



La sindrome metabolica



La sindrome metabolica colpisce il 29% degli uomini e il 23% delle donne. Dopo i 50 anni, ne soffre un quarto della popolazione italiana adulta, con punte fino al 40% nelle donne in menopausa del Sud e delle isole. Dati recenti riportano inoltre che la sindrome è già presente nel 23,3% dei ragazzi obesi (fra i 6 e i 16 anni) e nel 13,5 % dei bambini obesi (fra 6 e 10 anni).


«Il peso eccessivo è un importante fattore di rischio per la comparsa della sindrome metabolica in età pediatrica ed è un importante fattore predittivo per la sua comparsa in età adulta — precisa Katherine Esposito, ricercatore di endocrinologia e malattie del metabolismo della Seconda università degli studi di Napoli —. Sembra emergere una chiara associazione tra la presenza di sindrome metabolica e cancro colorettale, del pancreas, del fegato e della mammella, quest’ultimo principalmente in post-menopausa». E conclude: «E’ fondamentale una precoce e valida promozione di uno stile di vita salutare, che tenga nel debito conto la corretta alimentazione, la pratica dell’attività fisica e l’astensione dal fumo».


FONTE: Corriere della Sera.it


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