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Fegato ed epatite

La cura delle malattie del fegato con la medicina biologica e integrata



Nella medicina convenzionale, per dire "come sta" il fegato di un paziente, ci si basa sull'ecografia e sugli esami del sangue.
L'ecografia può dirci se il fegato è ingrossato o steatosico (fegato grasso) o, peggio ancora, se vi sono patologie più serie.
Gli esami del sangue, invece, potrebbero evidenziare un aumento degli enzimi epatici, tipo transaminasi o gamma gt.

Ma i sintomi?

Quali dovrebbero essere i sintomi collegati a queste alterazioni, secondo la medicina convenzionale?
La risposta è: pochi, forse un pò di sonnolenza dopo i pasti o la bocca amara o poco più.

Secondo la medicina funzionale, invece, i sintomi collegati ad uno squilibrio funzionale del fegato (descritti, peraltro, anche negli antichi libri di medicina tradizionale cinese, primo esempio di medicina funzionale) sono i seguenti:

1) stanchezza al mattino che, piano piano, va  migliorando nel corso della giornata.
2) euforia serale, nel senso  che queste persone stanno meglio la sera e, anzi, spesso non riescono ad andare a letto presto.
3) pessimo rapporto con la rabbia: di solito sono persone che vivono tensioni, che si arrabbiano, si innersosiscono (spesso trattenendo la rabbia o anche esplodendo, di tanto in tanto, con chi possono permetterselo.
4) memoria e concentrazione possono fare acqua (ci si dimentica le cose di poco conto come gli occhiali, le chiavi, fare una certa telefonata e così via).
5) Gonfiore addominale, con aria e sensazione di addome gonfio, aria, ecc.
6) ci possono, poi, essere  altri sintomi, meno frequenti, ma altrettanto significativi, ad esempio fastidi agli occhi, innocenti tachicardie o extrasistole, disturbi della circolazione venosa (gambe pesanti, capillari), vertigini, herpes, mal di testa, pruriti dermatiti e, perfino, una forte sensibilità al vento (odiato o, meno frequentemente, amato) o grande avversione per le punture, per gli aghi, le siringhe.

In genere, i primi 5 sintomi sono quasi sempre tutti presenti, ma possono essercene anche altri, tra quelli meno frequenti.

Da quanto abbiamo appena detto, si capisce bene l'abisso che esiste tra la medicina convenzionale e la medicina biologica e integrata, molto più evoluta  nel campo della diagnostica funzionale.

L'esempio del fegato è molto significativo, poichè questo tipo di pazienti accusa vari e fastidiosi malesseri senza che nessuna analisi risulti positiva.
Del resto, il medico di famiglia, in teoria, dovrebbe mandarlo dal cardiologo, dallo psicologo, dal gastro-enterologo, dal flebologo, dall'oculisrìta, dall'allergologo ma, poichè già sa che anche questi altri medici direbbero al paziente che è stressato, preferisce farlo direttamente lui, prescrivendogli magari un blando ansiolitico, rassicurandolo che non ha nulla, solo un pò di stress.

E, invece, le cose non stanno così: quel paziente ha una cattiva funzionalità del fegato che, ripetiamo, quasi mai si può visualizzare con ecografie o analisi del sangue.
Quel paziente non migliorerà mai, se non curerà questa disfunzione organica.
E' ovvio, però, che prima si deve essere capaci di effettuare una precisa diagnosi funzionale ed è quello che si fa al centro Broussais.
Per capire meglio il tipo di approccio diagnostico, potete leggere il documento riguardante il "check-up funzionale", da cui abbiamo ripreso l'esempio del fegato.

Anche in chiave terapeutica, ovviamente, la medicina biologica ha  le armi  migliori per curare il fegato, riuscendo perfino a curare casi molto gravi, attuando una eccellente sinergia tra protocolli nutrizionali  e l'utilizzo di medicine  naturali di eccezionale efficacia.      

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