Molte coppie hanno il problema di non riuscire ad avere facilmente figli.
Problema di lei o problema di lui?
Nella nostra società, ancora un po’ maschilista, a dire il vero, la
prima indiziata è sempre la donna, paventando una serie infinita di
possibili cause, da quelle vaginali a quelle uterine, da quelle
tubariche a quelle ovariche, fino a quelle ormonali.
In realtà, il problema della fertilità non è solo un
problema femminile, ma esiste una inaspettata par condicio: secondo uno
studio condotto nel 1994 dal Prof. Niels Erik Skakkebaek l’infertilità
riconosce per il 30-40% una causa maschile, per il 30-40% una patologia
femminile, per il 20% un problema di entrambi e per il restante 10-20%
una causa sconosciuta.
L’infertilità maschile può avere cause pretesticolari (mancata o ridotta
produzione spermatica), cause testicolari (patologie primitive del
testicolo), cause post-testicolari (da ostacolato trasporto lungo le vie
spermatiche, da disturbi dell’eiaculazione), e cause ormonali.
Sicuramente dipende dal fatto che oggi la coppia è molto più stressata rispetto a qualche decennio fa, e lo stile di vita odierno non aiuta il concepimento. In più, dato da non sottovalutare è che, rispetto a pochi decenni fa, la donna si avvicina alla maternità in età più avanzata.
Poi, c’è da considerare lo stile di vita: superlavoro, diete dimagranti (talvolta drastiche), un’alimentazione fatta con “cibi spazzatura” (quelli del supermercato), l’uso di contraccettivi orali per periodi prolungati, l’uso sconsiderato di farmaci, stress fisici ed emotivi….
Sono tutti fattori che possono facilmente condizionare in modo negativo la coppia.
In ogni caso, la maggior parte delle volte la sterilità non dipende da difetti organici, ma da squilibri funzionali: lo sanno bene tutte quelle coppie che hanno fatto tutti gli esami del mondo, risultati tutti perfetti, e nonostante questo non riescono ad avere figli.
Per capire meglio cosa significhi “squilibrio funzionale” parliamo sia di un concetto della moderna Medicina Funzionale, la cosiddetta Tipologia Metabolica, sia della millenaria Medicina Tradizionale Cinese (MTC).
Per tipologia metabolica si intende la capacità di
ogni individuo di trasformare le calorie del cibo in energia e calore.
Tale capacità avviene grazie a delle reazioni biochimiche, che avvengono
all’interno delle cellule, chiamate “reazioni ossidative” o “ciclo di
Krebs”.
La capacità di attuare tali processi ossidativi, cioè di produrre energia e calore a livello cellulare, è diversa in ciascun individuo: chi riesce a farlo con difficoltà ha una Tipologia Metabolica Ipo-ossidativa, e prende il nome di soggetto ipo-ossidatore, che quindi sarà un soggetto freddoloso.
Questa condizione metabolica, oltre alla freddolosità, può portare, nel tempo, ad altri possibili squilibri (stanchezza, stitichezza, pelle secca e scarsa sudorazione d’inverno, capelli e unghie fragili, facili sbalzi d’umore).
Questa Tipologia Metabolica definita ipo-ossidativa,
se non corretta, è anche la condizione metabolica che più penalizza la
fertilità.
Vuoto del QI (energia vitale): un vuoto che è prevalentemente a carico del Qi si manifesterà con astenia, dispnea, sudorazione spontanea, gonfiore post-prandiale, debolezza. Generalmente i sintomi si aggravano con lo sforzo. E' una situazione legata spesso ad alimentazione insufficiente, sovraffaticamento, condizioni di stress.
Vuoto del Sangue: il vuoto a carico del Sangue è caratterizzato da astenia, volto e labbra pallide, lingua pallida e/o sottile, possibili vertigini, parestesie a mani e piedi, mestruo scarso, amenorrea, o flusso scarso ma lungo. Un deficit di Sangue si manifesta spesso con aborti a ripetizione.
La sindrome può essere provocata anche da un eccesso di sentimenti, che impoverisce il Sangue.
Stasi di Sangue: è una condizione spesso causata da stasi del Qi (energia vitale), che non permette la messa in movimento del Sangue.
Può derivare da stress emotivi o da cause ambientali.
Vi può essere una storia di masse addominali, ad esempio fibromi, o mestruazioni molto irregolari e dolorose.
La sintomatologia si manifesta con spossatezza, difficoltà a “mettersi in moto”. Può esserci senso di oppressione al petto, irritabilità, malessere pre-mestruale.
Stasi di freddo-umidità: si tratta di una condizione dovuta a cause alimentari o climatiche e i sintomi sono avversione al freddo, indolenzimento delle giunture, distensione al basso addome, sensazione di pienezza al petto, leucorrea abbondante. Spesso si hanno manifestazioni di catarri. Il freddo nell'Utero si riscontra spesso in donne obese, che adottano una dieta ricca di cibi grassi e crudi, di latticini.
Il principio terapeutico sarà quello di risolvere il freddo, asciugare l'umido, e promuovere la libera circolazione di Sangue ed Energia.